mercoledì 27 maggio 2015

Terra e real estate: ilQI porta l'immobiliare in EXPO


Ora che l’EXPO è finalmente iniziato non poteva mancare la polemica sul numero dei visitatori. Un mese di manifestazione è quasi passato e il Commissario Unico Giuseppe Sala per rispondere alle critiche di alcuni organi di stampa che paventavano un dato di afflusso ben al di sotto delle previsioni ribadisce la cifra ufficiale degli 11 milioni biglietti venduti. Per il mese di maggio la stima è di 3 milioni di visitatori, che sui 6 mesi di manifestazione vorrebbe dire 18 mln complessivi, poco meno dei 20 milioni auspicati dall'organizzazione.

La sensazione dall’esterno, osservando le immagini del Decumano affollato e le code per visitare i padiglioni, è che per ora la linea tenuta dall’organizzazione sia corretta. Inoltre, i pareri di chi ha visitato la manifestazione sono quasi unanimi nel definire lo spazio espositivo "bellissimo" e divertente. Qualche perplessità sullo sviluppo del tema della nutrizione del pianeta, posto che per ora si parla soprattutto di aperitivi serali... ed anche per quanto concerne l'indotto, per ora limitato.

Il Real Estate da par suo farà l'esordio ufficiale in Expo 2015 il prossimo sabato 30 maggio con l’evento organizzato da ilQI “Finanza e Mondo Agroalimentare” che colma una lacuna importante: il mondo immobiliare che noi stiamo raccontando nel suo impegno per ideare, sviluppare, realizzare, manutenere i padiglioni dell’area espositiva, non aveva ancora avuto un suo spazio sotto i riflettori all’evento.

Il RE si mostrerà con il suo volto migliore, con un convegno di alto profilo in una delle giornate che si annunciano tra le più seguite in questo primo mese.

Tra l'altro numerose sono state le richieste per poter partecipare al panel dei relatori, a testimonianza di quanto l'argomento "terra" sia centrale e di attualità per il mondo immobiliare, EXPO a parte. Nel mondo immobiliare diventa sempre più interessante l'investimento nei settori agricoli e nelle aree rurali (come hanno già fatto alcuni fondi), aree che possiedono delle caratteristiche particolari in grado di offrire ritorni adeguati. La terra inoltre è una risorsa scarsa per definizione e per una volta il ruolo dell'immobiliare non è quello di concorrere alla riduzione degli spazi verdi sul nostro territorio per cementificare con nuovi edifici bensì quello di prestarsi alla valorizzazione dell'agricoltura, della sua storia e tradizione, del "rural" in senso allargato, grazie alla applicazione per una volta virtuosa della finanza (lo crediamo in cuor nostro). Cambiano i modelli di agricoltura, cambiano le colture, si modificano e si innovano gli immobili che insistono sui terreni agricoli, muta il modo corretto di valutarli e valorizzarli, cambia anche il modo di sfruttare il territorio per creare nuove fonti di energia sostenibile e pulita.

Soprattutto diventa sempre più centrale l'estetica dell'agricoltura e degli spazi verdi all'interno dei progetti di sviluppo e recupero immobiliare. Addirittura in alcuni casi la terra sta tornando in città o in aree limitrofe e collegate alle città, in simbiosi con le stesse metropoli. Non ultima la necessità di difendere la biodiversità del nostro pianeta in un a fase storica in cui la globalizzazione può anche diventare una minaccia ad uno sviluppo corretto.

Di certo c'è il fatto che l'edilizia ecosostenibIle, che convive con la terra, che produce energia pulita e non inquina l'ambiente circostante, è un trend in atto nel nostro mondo da almeno 15 anni e che va accelerato se l'Italia vuole raggiungere entro il 2020 i paradigmi europei in termini di inquinamento. Ricordiamo che dal 2020 si potranno costruire solo edifici alimentati per la maggior parte con energie rinnovabili e con consumo di energia primaria pari a zero. Per ora un'utopia osservando lo stock esistente in Italia, ma il 2020 è dietro l'angolo. Anche quando si parla di terra, e non è un controsenso, il ruolo dell'immobiliare diventa sempre più importante. Nessuno sa esattamente come sarà il futuro del nostro mondo e delle nostre città, una manifestazione come EXPO può essere un'occasione per pensarlo e costruirlo insieme. Numero dei visitatori a parte.



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