giovedì 10 dicembre 2015

SHARING ECONOMY - Gli italiani non sono pronti a condividere la scrivania


La sharing economy (economia dello scambio e della condivisione) è ormai un fenomeno diffuso e apprezzato che influenza fortemente il nostro modo di consumare, di viaggiare, di conoscere, di spostarsi. Ma come viene recepita la condivisione quando si tratta del proprio luogo di lavoro?

Opinionway ha scelto di rivolgere l’attenzione al fenomeno promuovendo lo studio "L’economia dello scambio applicata al mercato degli uffici, il punto di vista dei colletti bianchi europei", con l’obiettivo di comprendere le abitudini dei lavoratori europei nello scambio di beni e la propensione ad adottare le nuove pratiche di condivisione anche nell’ambiente di lavoro.

La ricerca evidenzia la propensione dei lavoratori italiani per la condivisione e lo scambio di casa, auto e beni sul web, mentre lo spazio di lavoro preferito è ancora quello individuale.

Dall'analisi emerge che:
  • Diffusione delle piattaforme di sharing economy tra i colletti bianchi europei: Italia al primo posto con il Regno Unito nell’home sharing e al terzo posto dopo Francia e Germania nella compravendita, negli acquisti di gruppo e nel car sharing sul web. - L’affitto della propria auto via web: ancora poco nota tra i lavoratori italiani, ma chi la conosce la usa spesso e ne è molto soddisfatto. 
  • Diversa la prospettiva nella condivisione degli spazi di lavoro: meglio lavorare da soli in ufficio o da casa. L’86% dei lavoratori italiani lavora in spazi comuni, identificati come open space (33%), ufficio di massimo 5 individui (31%), co-working intra aziendale (18%) e co-working inter aziendale (4%), contro il 14% dei lavoratori che invece occupa uffici individuali.
  • Complessivamente alta la soddisfazione degli intervistati per il proprio luogo di lavoro (condiviso o meno), ma il più alto gradimento è per l’ufficio individuale (91%) perché favorisce la concentrazione.

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