martedì 6 giugno 2017

PIGNORAMENTO 1° CASA

QUANDO PUO’ ESSERE PIGNORATA – La prima casa è pignorabile se i debiti contratti dal proprietario sono verso soggetti privati: la banca con cui si è stipulato un mutuo o qualsiasi altro soggetto terzo che non sia il Fisco o lo Stato. In questi casi la casa è pignorabile poiché il divieto di pignorabilità è volto soltanto agli agenti di riscossione. Prima di giungere al pignoramento della prima casa da parte della banca, quindi, forse sarebbe il caso di procedere per altre vie e prendere in considerazione l’ipotesi, magari, di vendere l’immobile per saldare il debito e lasciare, in ogni caso, una somma che permetta di andare avanti.
Così come le banche, anche i creditori privati (compresi i familiari) possono ottenere il pignoramento della casa, indipendentemente dal fatto che si tratti di prima casa o dell’unica abitazione di proprietà del soggetto. In questo caso, infatti, non si applicano le tutele previste per il fisco.
QUANDO NON PUO’ ESSERE PIGNORATA – Il divieto di pignoramento della prima casa è consentito, ad esempio, ad Equitalia e a qualsiasi altro ente di riscossione: in questo caso il pignoramento non è consentito dall’ordinamento. All’ente di riscossione è consentito soltanto iscrivere un’ipoteca sull’immobile solo se il debito è superiore a 20mila euro. L’agente di riscossione, quindi, non può procedere esecutivamente contro la prima casa, ma deve limitarsi all’iscrizione di un’ipoteca partecipando, in seguito, ad eventuali azioni esecutive da parte di privati (la banca per esempio). Ad ogni modo, affinché l’agente della riscossione non possa procedere al pignoramento della prima casa, è necessario che ci siano determinati requisti, ovvero:
◾deve essere l’unico immobile di proprietà del creditore;
◾deve essere l’immobile dove il creditore risiede anagraficamente;
◾deve essere un immobile non qualificabile come bene di lusso.

Fonte: QuiFinanza

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