mercoledì 11 marzo 2015

Bloccati pagamenti per oltre 800 milioni di fondi UE all'Italia

A causa del “funzionamento inadeguato dei sistemi di controllo e gestione” delle risorse in alcune regioni del nostro Paese, la Commissione europea ha sospeso pagamenti all’Italia per oltre 800 milioni. 
Questi 800 milioni si riferiscono a pagamenti che vengono versati dall’Ue alle regioni a rimborso delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti nella politica di coesione,ma è in particolare la Puglia che “rischia seriamente di perdere 523 milioni di euro, ben mezzo miliardo di fondi Ue” della programmazione del Fondo europeo per lo Sviluppo regionale (Fesr).La Regione avrebbe effettuato controlli ‘deboli’ su spese su cui Bruxelles sospetta vi siano stati aiuti di stato, irregolarità in appalti pubblici e spese non eleggibili”.
Si tratta delle stesse criticità riscontrate tre anni fa in Calabria, un precedente che ci preoccupa non poco, visto che questa regione non è riuscita ancora a rispondere ai rilievi dell’Ue e sta rischiando di perdere milioni di fondi europei”. Il caso non è isolato: insieme ai pagamenti per la Puglia, la Commissione Ue ha interrotto anche i pagamenti di 45 milioni alla regione Lazio, 20 milioni all' Abruzzo e 246 milioni del Programma nazionale Sicurezza per lo sviluppo.
La Commissione Ue ha interrotto o sospeso i pagamenti, soprattutto per ragioni di funzionamento inadeguato dei sistemi di controllo e gestione, questo però non significa che i fondi siano perduti, se l’autorità di gestione dei programmi si metterà in regola, l'Ue riprendà i pagamenti e pagheranno retroattivamente le cifre che sono state bloccate.

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