lunedì 16 marzo 2015

Gli strumenti di investimento nel settore immobiliare italiano

La limitata disponibilità di veicoli finanziari legati al comparto immobiliare (attualmente le società immobiliari quotate sono otto, di cui due SIIQ), assieme alla progressiva erosione della capitalizzazione, rendono il settore immobiliare quotato decisamente ristretto poco appetibile. Vanno anche considerate la ridotta offerta di immobili interessanti sul mercato e gli sconti dei fondi quotati. Di questo e tanto altro é stato trattato nel libro, curato da Assoimmobiliare che sarà distribuito, a partire dal prossimo mese di aprile, da Franco Angeli. “Un lavoro corale a cui contribuiscono e hanno contribuito, negli anni, una serie di esperti del settore, che si ritrovano per collaborare in Associazione, nella “casa dell’immobiliare” - ha dichiarato il Dg di Assoimmobiliare Paolo Crisafi.

Dopo una timida ripresa nella prima parte dell’anno, il valore del mercato borsistico di settore è sceso a 1,6 miliardi di euro, di cui il 77% risulta riconducibile alle due SIIQ. Nel tentativo di dare nuovamente slancio allo strumento e, con esso, al comparto, sono state introdotte, con lo “Sblocca Italia”, importanti modifiche all’impianto normativo, volte a rimuovere alcuni ostacoli che, fino ad oggi, avevano contribuito a rendere problematica la diffusione dello strumento. L’obiettivo è stato quello di modificare le soglie che disciplinano l’assetto proprietario del regime SIIQ, sia in fase di avvio che di mantenimento, nonché il trattamento fiscale, in una logica di omogeneizzazione con la disciplina dei Fondi immobiliari, in modo da mettere le SIIQ nelle condizioni di competere sullo stesso piano degli strumenti internazionali, in particolare di Francia  e Regno Unito.


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