ll quantitative easing lanciato dalla BCE di Mario Draghi mira ad avere effetti positivi sull’economia reale. Con il «Quantitative easing» la banca centrale fa una cosa semplicissima: stampa moneta e con i soldi “nuovi” compra sul mercato finanziario titoli di Stato (o di altro tipo).
Il primo effetto di questa manovra è sul cambio più si stampa moneta, infatti, più la valuta si deprezza.L'altro effetto positivo, in parte già registrato perché il mercato finanziario si è mosso d'anticipo, è sui tassi d'interesse. Se la Bce compra titoli di Stato, è ovvio che questi possono pagare interessi sempre più bassi.
Questo dà alle banche una maggiore disponibilità nell’erogare i mutui.
Un costo del denaro più basso è favorevole per chi vuole acquistare casa o ha già un mutuo in essere (stipulato in anni anche recenti) e lo vuole rinegoziare o intende approfittare delle opportunità della surroga.
Già lo scorso anno sulla scia di tassi di interesse migliori si è assistito ad una forte ripresa dei mutui, forti peraltro di un mercato immobiliare in risalita dal terzo trimestre del 2014.
Nessun commento:
Posta un commento