martedì 16 giugno 2015

Tornano gli investimenti stranieri nell'alberghiero italiano

L’immobiliare alberghiero italiano è un settore ancora molto competitivo, sia perché il Bel Paese è tra le prime cinque mete di destinazione preferite al mondo, sia perché i grandi investitori esteri, tra cui le società di private equity, stanno finalmente trovando condizioni finanziarie interessanti.

I grandi gruppi alberghieri internazionali intendono espandere ulteriormente i propri brand in Italia e incrementare il valore stimato di ac
quisizioni e investimenti nel settore (rispetto ai 400 milioni di euro del 2014). 

Roma e Milano sono le due città maggiormente quotate dagli investitori in cerca di immobili di pregio, soprattutto nei centri storici; strutture che possano garantire almeno 200 camere e un valore immobiliare che perduri nel tempo".

I grandi player del settore hanno sempre avuto un ruolo importante nello sviluppo di nuove location e hanno anche il grande merito di aver valorizzato e riportato a nuova vita grandi immobili storici italiani: per esempio ACCOR con Palazzo Caracciolo a Napoli, NH Grand Hotel Convento dei cappuccini di Amalfi e Palazzo Carlina a Torino e altri con il recupero di antichi borghi del Chianti.

E' emersa una forte propensione dei grandi gruppi ad investire in innovazione tecnologica, nella digitalizzazione degli hotel: check-in con scelta della camera, verifica on line della vista esterna, smart phone per accesso in camera.

Certramente importanti eventi nazionali come Expo, Giubileo e Sacra Sindone hanno sicuramente contribuito – seppur con marginalità diverse - alla crescita di fatturato di questa industry in Italia.

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