martedì 27 ottobre 2015

194 milioni per le periferie degradate: pubblicato il bando

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando che mette a disposizione dei comuni 194 milioni di Euro per riqualificare le .
periferie
La dotazione finanziaria è suddivisa in tre anni: il Fondo prevede poco più di 44 milioni di Euro per quest’anno e 75 milioni per il 2016 e il 2017.
Il bando – pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 249 del 26/10/2015 – è rivolto ai comuni che nel loro territorio abbiano aree urbane degradate, in base ad un indice di disagio sociale (IDS) – che va calcolato su indicatori relativi a disoccupazione, occupazione, concentrazione giovanile e scolarizzazione – unito ad un indice di disagio edilizio (IDE) che determina lo stato di conservazione degli edifici dell’area. I comuni possono presentare domanda singolarmente o in aggregazione temporanea.
I progetti potranno prevedere interventi per:
  • ridurre il degrado sociale,
  • riqualificare il tessuto sociale e l’ambiente,
  • ristrutturare il patrimonio edile, senza però nuovo consumo di suolo,
  • attuare la rigenerazione urbana promuovendo servizi educativi e culturali e l’imprenditoria giovanile.
I progetti, il cui invio ha come scadenza perentoria il 30 novembre 2015, saranno valutati in base a quattro criteri:
  1. riduzione dei fenomeni di degrado sociale (max 30 punti);
  2. miglioramento del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale (max 30 punti);
  3. tempestiva esecutività degli interventi (max 15 punti);
  4. capacità di coinvolgere altri finanziamenti pubblici e privati (max 25 punti).
Per ogni progetto il finanziamento a carico del Fondo potrà oscillare tra un minimo di centomila ed un massimo di 2 milioni di Euro: per costi superiori, i comuni dovranno dimostrare le fonti economiche aggiuntive.
I progetti saranno valutati da un Comitato istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo due criteri di priorità:
  • le aggregazioni di comuni rispetto ai singoli comuni;
  • i progetti che costituiranno lotti o parti conclusive di interventi già avviati.

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