venerdì 17 giugno 2016

Il canone di locazione concordato: tutte le agevolazioni



Si tratta di uno strumento estremamente valido, non solo per la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali statali, ma anche per le condizioni vantaggiose offerte per la locazione.

Il canone concordato si rivolge a quella zona grigia della popolazione che anche per effetto della crisi sociale ha visto diminuire il proprio reddito. Si tratta di quegli inquilini che non hanno i requisiti per poter accedere agli alloggi di edilizia pubblica, ma che non possiedono un reddito tale da poter permettersi un canone libero". 

Il canone concordato è frutto di un accordo territoriale tra associazioni di inquilini e proprietari, grazie al quale vengono definite tre subfasce con un canone minimo e massimo. 

Negli ultimi anni il governo è intervenuto sostenendo il canone concordato con una serie di agevolazioni: dalla cedolare secca al 10% alla riduzione di Imu e tasi, ma nonostante tutti questi vantaggi, il canone concordato, non è decollato. 

La resistenza che si incontra è quella del proprietario, perché l'inquilino è ben felice di stipulare un accordo con un canone inferiore al 20-30% rispetto a quello di mercato. Le ragioni sono da rintracciare nella natura dell' accordo territoriale, che può prevedere parametri molto bassi e una grossa perdita per il proprietario. Ma anche l'incertezza sulla durata degli sgravi fiscali e la difficoltà di dare esecuzione a uno sfratto nel caso di inquilino moroso.(idealista)

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