mercoledì 18 febbraio 2015

Riforma del catasto: i valori catastali

Ecco i criteri in base ai quali verranno ridefiniti i valori catastali:
•si calcolano i metri quadri e non più il numero di vani;
•si valorizzano meglio la posizione dell’immobile e le sue caratteristiche.
Per gli immobili di categoria A, B e C (abitazioni, uffici, negozi, laboratori) verrà identificato un valore di mercato al metro quadro, al quale poi si applicano dei coefficienti che tengono conto di caratteristiche precise, stabilite dalle commissioni censuarie (posizione, piano, anno di costruzione, presenza di scale o ascensori, strutture).
Il risultato di questa prima operazione (effettuata su un numero campione di immobili per ogni singola categoria) è il valore catastale al metro quadro, che viene poi moltiplicato per le dimensioni dell’immobile.
Alla fine, si applicherà una riduzione del 30%, per correggere la sovrastima che in genere deriva dai calcoli statistici.
Criterio diverso, invece, per immobili d’impresa appartenenti al gruppo catastale D, come i capannoni: qui verrà fatta una stima diretta.

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