mercoledì 6 maggio 2015

L' evoluzione dell'industria alberghiera

L'industria alberghiera sta attraversando una fase di passaggio senza precedenti, la cui portata è destinata a ridefinirne le regole del settore nel giro di cinque anni. 

Uno studio condotto dal network internazionale di consulenza Grant Thornton esamina come l'economia orientata al consumatore modificherà il campo di gioco per gli albergatori da qui al 2020. Come in altri settori, le tecnologie digitali stanno rivoluzionando la centralità e l’approccio del cliente così come del brand.
Secondo lo studio, le sfide e le opportunità che il futuro riserva al mondo degli hotel si delineano su quattro differenti temi chiave: i servizi, i dati, il brand e il business.

Personalizzare i servizi
Come in altri settori, le tecnologie digitali stanno cambiando “l'equilibrio di potere” nei confronti del consumatore. Con i nativi digitali come segmento chiave di riferimento, l’importanza della personalizzazione crescerà enormemente nel giro di pochi anni: per quei marchi che vogliono consolidare e ampliare il mercato di riferimento, diventerà necessario saper ritagliare servizi su misura degli ospiti dei loro alberghi; a tale proposito, dispositivi mobili come tablet e iPhone vengono in aiuto agli albergatori, offrendo grandi opportunità e molteplici opzioni utili per personalizzare – sempre più – l'esperienza del cliente.

Nuovi approcci ai dati e il talento
Se il settore dei servizi finanziari, per esempio, considera attività come l’Internet banking un investimento digitale obbligatorio ormai da diversi anni, il settore alberghiero e turistico ha oggi ampi margini di crescita tecnologica: analisti di dati, specialisti di sensori ed esperti di social media non aiutano soltanto gli albergatori a soddisfare le esigenze di clienti avvezzi al digitale, ma anche a raccogliere e selezionare informazioni preziosissime per lo studio e l’analisi della propria offerta.

Proteggere il valore del brand
Viaggiatori e booker commerciali fanno già ampio utilizzo delle agenzie di viaggio online e dei motori di ricerca, che li indirizzano verso soluzioni più adatte alle loro scelte di viaggio: durante il processo di prenotazione, i marchi degli hotel rischiano di essere meno visibili rispetto al passato e di avere un peso minore rispetto alle esigenze specifiche del cliente.
Le strutture che sapranno adeguarsi nei prossimi cinque anni, tuttavia, troveranno nuove strade per usare il loro marchio per connettersi con singoli segmenti di consumatori: mantenere il branding nella prossima fase dell’era digitale non è un’impresa facile, ma sarà sicuramente una sfida fondamentale per crescere su mercati sempre più ampi.

Ripensare il modello di business
Negli ultimi venti anni, le dinamiche con cui gli alberghi vengono commercializzati e venduti sono andate incontro a grandi cambiamenti e innovazioni, non da ultimo grazie alle agenzie online, ai siti e applicazioni di confronto dei prezzi. Sei anni fa – evidenzia il report – si contavano 20 milioni di recensioni su TripAdvisor, l'anno scorso sono state 170 milioni.
A suo tempo, erano molti i player a minimizzare le potenzialità rappresentate da Airbnb e da altri portali online di scambio: oggi Airbnb è diventata il più grande fornitore al mondo di camere e ciò che all’inizio era solo un mezzo per trovare un letto dove dormire in una città nuova, si è rapidamente trasformato in un luogo di scambio completo, la cui offerta spazia dagli appartamenti fino ai castelli.
Emerge quindi come elemento fondamentale, per competere nel 2020, quello di rivedere i modelli di business e il loro funzionamento, al fine di verificare la possibilità di agire con due azioni fondamentali: prendere misure proattive per introdurre prezzi più innovativi e instaurare collaborazioni con Partner strategici.

Fonte: ilqi.it

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