Importanti novità arrivano dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: il Ministro Delrio ha comunicato, negli scorsi giorni, due iniziative che faranno parlare parecchio addetti ai lavori e semplici cittadini, perché si punta a migliorare la situazione degli alloggi popolari in Italia. Si tratta, in breve, della predisposizione di nuovi strumenti per il recupero degli alloggi attualmente sfitti e delcensimento, regione per regione, delle opere incompiute.
Andiamo per punti. Il Ministro Delrio ha indetto una conferenza stampa per annunciare l’intenzione di recuperare, entro il 2020, circa 50mila alloggi popolari dislocati in tutto il territorio nazionale. Grazie ad un investimento di 500 milioni di euro è stato attivato un contatore online per capire dove si trovino alloggi popolari sfitti o in cattivo stato, che andranno recuperati e messi a norma – vista la penuria di immobili adeguati e il continuo bisogno di una larga fetta della popolazione.
Attualmente sono già 47mila le segnalazioni inviate al Ministero da regioni e comuni: 6mila sono le case vuote, che Delrio spera di rimettere in funzione in pochi mesi, entro il 2016; a queste se ne aggiungeranno altre 20mila da completare per la fine del 2017. Poi si passerà alle rimanenti, che hanno bisogno di interventi più cospicui. Per procedere con i lavori alle regioni sono arrivati già 210 milioni della quota iniziale, mentre nei prossimi quattro mesi ne perverranno altri 45.
A margine di questa iniziativa del Ministero è stato pubblicato un aggiornamento dell’Anagrafe delle Opere pubbliche Incompiute di interesse nazionale, in cui manca solo (perché non ancora pronto) l’elenco delle opere in Sicilia. Ma siamo già alla catastrofica cifra di 649 opere immobiliari. Una volta completato l’elenco partirà una vera e propria task force con l’obiettivo di selezionare le opere che meritano più delle altre di essere completate. (IMMOBILIARE.IT)
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